domenica 21 gennaio 2018

Atto di matrimonio di Saverio Bruschetti e Margherita Mariani (30 gennaio 1841)

A partire dagli anni ’20 del Novecento, Giuseppe Bruschetti, nato dal secondo matrimonio di Vincenzo junior con Carolina (detta Lina) Palanca di Livorno, avvenuto nel 1887, si mette alla ricerca di notizie sulla propria famiglia di origine: in particolare, il giovane medico sta cercando testimonianze certe sul titolo nobiliare vantato a Camerino. Dopo la separazione dei genitori, Giuseppe era cresciuto in Toscana (la madre, Lina, veniva da Livorno); educato nei migliori collegi, non intrattiene buoni rapporti con il padre che, abbandonata Camerino alla fine dell’Ottocento, si era stabilito a Pesaro. L’unica figlia, Fiorella Bruschetti, oggi centenaria, ha conservato nella sua casa di Firenze tutto ciò che Giuseppe è riuscito a mettere insieme per tentare di ricostruire la storia della propria illustre dinastia.
Ho deciso di esporre il contenuto di questi preziosi documenti seguendo un criterio cronologico.

Atto di matrimonio di Saverio Bruschetti e Margherita Mariani


Previa consultazione degli antichi registri parrocchiali, il 12 luglio 1925 Carlo Scoponi, sacerdote di Tarquinia (VT) - città che fino al 1922 si chiamava Corneto - redige in latino gli estremi dell’atto di matrimonio di Saverio e Margherita.
“Il 30 gennaio1841 […], l’arcivescovo di Corneto Filippo De Angelis univa in matrimonio il conte Francesco Saverio, figlio di Vincenzo di Corneto, e Margherita Mariani, figlia di Benedetto di Corneto, alla presenza dei testimoni Giovanni Bottoni e Angelo Scappini”, entrambi canonici.
L’unica notizia inedita contenuta in questo foglio (per tutto quanto riguarda il matrimonio di Saverio e Mita vi rimando alle prime pagine de “Il carteggio di famiglia”, capitolo V del mio libro), è quella riguardante il paese di provenienza del padre di Saverio: dal certificato parrocchiale risulta infatti che Vincenzo Bruschetti senior è nato in quel di Corneto.  I documenti di cui ero al corrente, conservati presso l’Archivio di Stato Sezione di Camerino,  attestano che i fratelli Bruschetti (tra i quali lo stesso Vincenzo) si erano trasferiti a Camerino dopo aver lungamente vissuto a Cingoli, città nella quale compaiono nell’elenco delle famiglie nobili prima del 1796 (cfr. Un tranquillo patriota di provincia, pp. 37-40). Il tragitto compiuto dalla famiglia sembra dunque essere stato il seguente: di origini cornetane, dalla costa laziale i Bruschetti emigrano e fanno fortuna nell’entroterra maceratese e precisamente a Cingoli, per poi spostarsi nuovamente a Camerino dove, entrati a far parte del patriziato cittadino alla fine del Settecento,  si stabiliscono e prosperano per oltre un secolo.




Le spoglie di Saverio Bruschetti e di Margherita Mariani si trovano al cimitero del Verano a Roma.  Il tempietto in stile neoclassico racchiude un sarcofago in porfido sul tetto del quale si adagia l'Angelo della Resurrezione.


Il disegno della tomba si deve a Cesare Bruschetti (1841-1878), architetto e uomo politico, primogenito della coppia (cfr. Un tranquillo patriota di provincia, pp. 226-228).


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