Ho ricevuto l'invito alla presentazione del volume Palazzo Antici Mattei di Recanati. La dimora di un'antica e nobile famiglia. Incuriosita dalla possibilità di vedere i soffitti di uno dei palazzi più blasonati della città, inaccessibile da anni, ho deciso di andare: appuntamento all'Auditorium Campus l'Infinito sabato 17 marzo ore 17.
La sala era affollata e nell'attesa che la presentazione avesse inizio, il video proiettore mostrava alcune promettenti immagini del palazzo e dei suoi interni.
Dopo due ore di bei discorsi però, è stato chiaro che nessuno si sarebbe fatto carico di affrontare esaurientemente l'argomento annunciato dalla locandina. Si è parlato dell'associazione culturale che ha realizzato l'opera letteraria, si è fatto il lungo elenco di quanti hanno partecipato alla sua elaborazione, si è persino fatto un lunghissimo discorso - per lo più di carattere aneddotico - sulla nobiltà terriera del tempo che fu, purtroppo senza mai entrare nello specifico di Palazzo Antici e dei suoi esimi inquilini.
Me ne sono andata senza sapere chi fossero i componenti più importanti della famiglia, e dunque a chi si deve l'edificazione del palazzo o almeno la commissione delle decorazioni superstiti; nessuna immagine è stata mostrata e commentata e neanche una parola è stata spesa riguardo l'identità delle figure dipinte, i pittori incaricati e l'occasione dei lavori. Probabilmente sarà tutto raccontato e documentato nel libro che si poteva acquistare al termine della presentazione...
Almeno lo spero. In ogni caso, me ne sono andata molto delusa: che fine ha fatto il palazzo pubblicizzato nell'invito?
"E' esattamente questo il momento in cui un artista deve rimboccarsi le maniche. Non c'è tempo per la disperazione, non v'è spazio per l'autocommiserazione, non c'è posto per la paura. Noi parliamo, noi scriviamo, noi facciamo linguaggio e arte. E' così che la civiltà guarisce". Toni Morrison
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L'ho frequentato spesso quando era abitato dai proprietari Antici Mattei. Senza di loro non voglio piu' entrarci.
RispondiEliminaDonatella Ferretti